Giustificazione del carattere alimentare non innovativo di ciascun estratto vegetale

Recentemente in Europa, molte discussioni richiamano la necessità di poter giustificare il carattere non alimentare di ogni estratto vegetale utilizzato negli integratori alimentari.

Il 27 maggio 2022, le Autorità italiane hanno pubblicato una circolare sulle “Indicazioni sull’uso di piante e loro parti negli integratori alimentari per garantire la sicurezza e la tutela dei cittadini”, che richiama alcuni principi che devono essere attentamente seguiti dagli attori coinvolti in tutte le fasi che portano alla commercializzazione degli integratori alimentari.
Le autorità ricordano in particolare che è responsabilità dell’operatore valutare lo stato del proprio ingrediente in relazione al regolamento sui nuovi alimenti.

  • La dichiarazione di un fornitore non è considerata sufficiente per attestare il carattere non-Novel Food.
  • Le piante e le parti di piante elencate nel decreto italiano del 10 agosto 2018 hanno una storia di consumo significativa e possono essere utilizzate negli integratori alimentari. Tuttavia, le preparazioni vegetali e gli estratti da esse derivati devono avere una storia di consumo significativa basata su dati raccolti dall’operatore.
  • I preparati e gli estratti vegetali devono avere livelli di sostanze attive paragonabili a quelli ottenibili con i metodi tradizionali di preparazione per non rientrare nel campo di applicazione del regolamento sui nuovi alimenti.

Questo promemoria è in linea con alcune recenti aggiunte al catalogo dei nuovi alimenti in seguito a discussioni tra gli Stati membri:

  • Nel marzo 2022: semi di Griffonia simplicifolia utilizzati solo come o negli integratori alimentari prima del 15 maggio 1997 (possibili restrizioni nazionali). L’uso dell’estratto selettivo di 5-HTP dai semi di Griffonia simplicifolia è considerato un nuovo alimento.
  • Nel giugno 2022: Curcuminoidi dall’estratto di curcuma del rizoma di Curcuma longa L. usati solo come o negli integratori alimentari prima del 15 maggio 1997 (possibili restrizioni nazionali). Il rizoma essiccato della Curcuma longa può contenere diversi curcuminoidi, i cui costituenti principali sono la curcumina, la demetossicurcumina e la bisdemetossicurcumina. Qualsiasi processo che aumenti la solubilità o la biodisponibilità potrebbe tuttavia essere soggetto al regolamento sui nuovi alimenti.